venerdì 28 ottobre 2011

Paperoga in metropolitana

Negli ultimi giorni la linea 13 mi ha veramente fatta impazzire.
Due giorni fa tornavo a casa da 9 ore di lezione, ovviamente stanchissima, e nella metro affollatissima mi si piazza vicino una specie di sosia del Signor Cunningam di Happy Days. Ma il problema non è questo. Il problema era un odore a metà tra il cane bagnato e il cassonetto, che mi ha così disgustata da farmi passare la fame (e come avrete capito, non è cosa facile). Dopo aver passato numerose fermate con il naso infilato nella sciarpa nonostante facesse caldissimo (ho visto altre due persone che facevano lo stesso, e ci siamo scambiati sguardi disperati), sono finalmente giunta alla fermata in cui dovevo scendere. Ma non è finita qui!!! C'è stato un calo di corrente e il guidatore ha annunciato all'altoparlante che saremmo dovuti arrivare alla fermata successiva perché non c'era corrente per aprire le porte. Quindi un'altra fermata col puzzone e un sacco di strada in più, perché sono anche dovuta tornare indietro.
Come se non bastasse nella metro successiva mi sono trovata accanto a uno che guardava foto porno sul cellulare.
Arrivare a casa è stato un gran sollievo!

Ieri, invece, esco di casa pensando alle 12 ore di lezione che mi stavano aspettando (SPQG) e dopo due fermate di metro mi rendo conto di aver dimenticato a casa un mucchio di cose che mi servivano. Torno indietro e riparto. Ero in ritardo, ma di una decina di minuti al massimo.
Cambio linea e arrivo sulla 13. Il tempo di una fermata ed è tuuuutto bloccato. La gente si ammassa, non si capisce cosa succede, e ci fanno scendere dal treno. In sostanza un signore si era sentito male qualche fermata più avanti e hanno dovuto fermare tutta la linea. Al che, già in ritardo per un corso con presenza obbligatoria, salto giù e vado con due ragazzi che dovevano prendere un autobus per farmi indicare la fermata. Non ci sono autobus che vanno all'università ma ne prendo uno per avvicinarmi un po'. A quel punto ne cerco un altro. Niente! Per fortuna incontro un signore gentilissimo che deve andare nella mia stessa direzione, allora ci incamminiamo insieme verso una possibile fermata utile o di un taxi. Niente da fare pure qui. Nessun autobus che andasse nella nostra direzione. Abbiamo camminato quasi un'ora!!!! A quel punto, dopo un'ora e un quarto circa, è finalmente ripartita la metro e sono arrivata a lezione con "appena" un'ora e mezzo di ritardo. Per "fortuna" non ero la sola, perché poi ho scoperto che anche alcune compagne di corso erano rimaste incastrate.

Queste sono le mie più recenti avventure metropolitane.

martedì 25 ottobre 2011

Mont Saint Michel, Normandie

Lo scorso fine settimana sono andata in gita in Normandia e ho visitato il famoso Mont Saint Michel. La leggenda narra che quando l'arcangelo Michele è sceso sulla terra, poggiando i suoi piedi all'altezza della Sacra di San Michele (TO) ha poi spalancato le sue grandi ali toccando con una Monte Sant'Angelo (FG) e con l'altra Mont Saint Michel, ed è interessante notare che questi tre importanti abbazie dedicate al comandante delle armate celesti siano a 1000km l'una dall'altra. E quando le hanno costruite di certo non c'era una fotografia satellitare come supporto!

La rocca si vede già da molto lontano, è infatti possibile notare una specie di piccolo monte oltre la costa. Avvicinandosi nelle ore di bassa marea (come nel mio caso) tutto intorno si può vedere una spiaggia sterminata, con qualche "fiume" di mare che collega l'oceano atlantico con la terra ferma. 
Nelle ore di alta marea, invece, l'oceano copre tutta questa grandissima spiaggia e isola completamente il monastero e gli abitanti dell'isoletta.

Arrivati sotto la rocca, si percorrono dei vicoletti graziosissimi, ricchi di negozietti per turisti e posti dove si può mangiare. L'abbazia è davvero imponente, la visita al suo interno è davvero gradevole, anche se essendo il secondo luogo più turistico di Francia (dopo l'Ile de France) è anche un luogo molto affollato. Inoltre la vista di cui si può godere dalle terrazze toglie davvero il fiato. 

E' un luogo assolutamente meraviglioso.

(paesaggio da una terrazza dell'abbazia)

domenica 16 ottobre 2011

Ladurée

E' una famosa pasticceria sugli Champs Elysées, ma ha anche altri negozi in giro per Parigi.
Come prima cosa: NON andateci nel week end. Io ho commesso lo stupido sbaglio di avere voglia di macarons proprio di sabato pomeriggio e ho pagato passando 45 minuti in coda per prendere dei dolci.
I prezzi sono piuttosto alti (in realtà ancora non ho trovato pasticcerie con prezzi umani), e purtroppo per me sembrava tutto delizioso!
Alla fine, dopo molti sforzi di volontà, ho comprato un croissant all'arancia e quattro macarons.
Posso documentare solo l'esistenza dei macarons purtroppo, perché dopo tutta quella coda e quegli odorini stupendi, sono uscita da li e il croissant me lo sono mangiato in un baleno. Inizialmente ero quasi delusa: un normalissimo croissant, meno unto e burroso degli altri, ma me lo immaginavo diverso. Poi quando ho dato il secondo morso sono arrivata alla marmellata di scorza d'arancia e il mio umore si è nettamente risollevato! Stupenda...
I macarons me li sono tenuti per il dopo cena, volevo viziarmi un po'. Vaniglia, limone, lampone e cioccolato. Uno più buono dell'altro! Sofficissimi e fragranti, e si sentivano distintamente tutti i sapori. Consigliatissimo!!!


venerdì 14 ottobre 2011

mercoledì 12 ottobre 2011

Ile de la cité

Ebbene sì, ce la hanno copiata. Ecco a voi l'isola tiberina francese! Si chiama Ile de la cité ed è completamente al centro di Parigi (e della Senna). E' davvero carina, su di essa sorgono Notre Dame e la Sainte Chapelle. A due passi dall'Hotel de Ville, dal Marais, dal Louvre, da Saint Paul, dal centre Pompidou, da Saint Michel, dal quartiere latino...... è veramente al centro del centro!
Se capitate a Parigi, una passeggiata nei suoi dintorni è d'obbligo!


lunedì 10 ottobre 2011

Fête des vendages

Durante la settimana scorsa c'è stata la festa della vendemmia. La festa si è svolta a Montmatre, vicino alla chiesa del Sacre coeur. Inaspettatamente per i più, da quelle parti si trovano delle vigne, quindi ecco il motivo dei festeggiamenti proprio in quelle zone.
C'erano tantissimi banchi di degustazione di vini (naturalmente), banchi dove facevano panini di ogni tipo, (io ho mangiato quello cipolle e salsiccia d'anatra, che era spettacolare, e il panino alla raclette, che era a dir poco commovente!), dolci, dolcetti, vin brulé (o una cosa che gli somigliava) e così via.
Una sagra in piena regola!


Purtroppo sono riuscita ad andare una sola sera, mentre i festeggiamenti e le grandi mangiate si sono protratti per una settimana...


Ma anche se ho potuto godere di questa festa caratteristica per una sera soltanto, ho avuto l'occasione di  vedere i fuochi d'artificio più spettacolari della mia vita. Sono stati davvero uno show imperdibile!
Purtroppo non avevo l'attrezzatura giusta per delle foto in notturna, ma una la metto lo stesso!


sabato 8 ottobre 2011

Moda e abbigliamento


La settimana della moda parigina si è conclusa da qualche giorno, quindi il momento per un post di questo tipo mi sembra assolutamente perfetto.
Tutti sappiamo che i parigini sono famosi per la moda e lo stile. Non è risaputo, però, che hanno una moda e uno stile tutto loro, unico e imprevedibilmente contrario alle condizioni ambientali.
Quando sono arrivata a Parigi, a metà settembre, non faceva né caldo né freddo, ma dopo una decina di giorni è arrivata anche qui l’ondata di caldo che ha invaso l’Europa.  Mi aspettavo di vedere sandaletti griffati, super shorts, o comunque qualcosa di fresco e arioso… Anche perché all’esterno c’erano 29 gradi, in metropolitana credo almeno 10 in più, quindi l’abbigliamento leggero era d’obbligo per non sciogliersi nel giro di un’ora. E invece no. Tutto questo non è assolutamente accaduto. In giro c’erano solo jeans, maglioni, piumini (!!!!) e stivali Ugg (per chi non li conoscesse sono quelli con tutto il pelo dentro, pure sotto la pianta del piede). Io ne posseggo un paio, e vi assicuro che sopra i 7, massimo 10, gradi sono assolutamente immettibili! In tutto ciò, visto che io mi ero preparata a temperature ben più basse, sono stata costretta a comprare qualche maglietta a mezze maniche e un paio di pantaloncini leggeri per non svenire.
Da qualche giorno, invece, le temperature sono scese in maniera rilevante: dai 30 gradi della settimana scorsa, ora come massima giornaliera (ma proprio massima eh) ci saranno si e no 15 gradi. Secondo voi cosa hanno fatto i parigini e le parigine? Avranno tirato fuori i capi super invernali da freddo intenso e neve? No. Gonne corte, gambe nude , niente calze, sandali apertissimi, magliettine di cotone… A parte una signora che ho visto ieri impellicciatissima, ma ho pensato che probabilmente fosse una turista.
Nel frattempo, oltre ad aver capito che non serve a molto guardare come sono vestiti gli altri dalla finestra per capire se coprirmi o meno, io ho seri problemi organizzativi in questo campo. Gli sbalzi di temperatura dai 35 gradi della metropolitana ai 12 dell’esterno, mi procureranno sicuramente qualche raffreddore e mal di gola.  Cercando di evitarli continuerò con la tecnica a cipolla e continuerò a spogliarmi e rivestirmi entrando e uscendo. E’ una specie di nuovo sport! Alla fine della mia permanenza riuscirò a togliere e mettere cappotti golf sciarpe e borse con la velocità della luce e con un solo movimento.
Intanto… SPQG

lunedì 3 ottobre 2011

Pantheon


Come non ricordare l'autore del mio libro preferito... Ha addirittura un posticino tutto per lui nel Pantheon!

sabato 1 ottobre 2011

Rue Mouffetard

Stradina deliziosa facilmente raggiungibile sia da Place Monge che dal Jardin des Plantes. E' abbastanza turistica come zona, ma vi sono negozietti carini ed è esteticamente molto gradevole. 
Avrei fatto volentieri una foto da postare, ma ero troppo impegnata con questo: 


Oltre alla difficoltà di scattare una foto mangiando, c'è stata la difficoltà del livello successivo: toccare la macchina fotografica con le dita tutte impiastricciate! Non sembra, ma dentro era pieno di crema.
E ora vi mostro anche dove l'ho comprato: 


E' una pasticceria artigianale, con una vasta scelta. Consigliata!

La baguette

Ogni mattina da quando sono qui, esco di casa per comprare il pane per fare il panino per andare all'università.
Proprio all'angolo della mia strada c'è una panetteria, quindi raramente lo compro in posti diversi, quella boulangerie è praticissima per me. Arrivo lì, ordino la mia mezza baguette, e poi me ne vado tutta soddisfatta.
Il problema è che sono stata un orologio. Tutti i giorni alla stessa ora, la stessa richiesta. Così la signora che mi da tutti i giorni il pane ha cominciato a riconoscermi e ora appena mi vede mi anticipa dicendo: "Une démie baguette?"